Attenzione lavoratori autonomi: torna il bonus ISCRO 2025, ecco i requisiti per richiederlo

Il ritorno del bonus ISCRO rappresenta un’importante opportunità per i lavoratori autonomi con partita IVA che affrontano situazioni di fragilità reddituale. Questa misura, entrata a pieno regime nel 2025, è stata ideata per garantire una continuità di reddito ai professionisti che, pur lavorando in modo autonomo, si trovano in condizioni economiche difficili. Di seguito vengono illustrati i dettagli aggiornati relativi ai requisiti, alle modalità di richiesta e al funzionamento pratico dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa.

Caratteristiche generali e funzionamento dell’indennità ISCRO

L’ISCRO costituisce il primo strumento pubblico di sostegno al reddito pensato esclusivamente per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS che non percepiscono pensioni o altre indennità. La misura nasce dall’esigenza di colmare un gap storico nel welfare italiano, rafforzando la protezione per una categoria fino ad oggi esclusa dai principali ammortizzatori sociali. Dal 2025, il bonus non è più in fase sperimentale, ma diventa strutturale, con alcune importanti novità sull’importo e sulle modalità di calcolo.
L’indennità erogata attraverso l’ISCRO corrisponde al 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni antecedenti all’anno precedente la richiesta, calcolata e pagata su una base di sei mesi. Ad esempio, chi presenta domanda nel 2025 dovrà fare riferimento ai redditi dichiarati nel 2022 e 2023.
In ogni caso, l’importo della mensilità non potrà essere inferiore a 250 euro né superiore a 800 euro, con cifre ricalcolate annualmente sulla base dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.

Requisiti necessari per l’accesso al bonus ISCRO 2025

Gli aventi diritto al bonus ISCRO sono esclusivamente i lavoratori autonomi che rispettano una serie di criteri molto stringenti:

  • Iscrizione alla Gestione Separata INPS in qualità di lavoratori autonomi che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.
  • Partita IVA attiva da almeno tre anni, riferita all’attività principale.
  • Nessuna titolarità di trattamento pensionistico diretto e nessuna assicurazione presso altre forme obbligatorie.
  • Non beneficiari di altre prestazioni di sostegno al reddito (ad esempio NASpI, DIS-COLL, assegno di inclusione).
  • Produzione, nell’anno precedente alla domanda, di un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi conseguiti nei due anni precedenti all’anno che precede la domanda.
  • Reddito complessivo da lavoro autonomo, nell’anno precedente la presentazione della domanda, non superiore a 12.000 euro.
  • Regolarità nei versamenti contributivi INPS.
  • Non fruizione dell’ISCRO nell’anno precedente (per il 2025, non aver percepito l’indennità nel 2024).

Sono invece esclusi dal beneficio i lavoratori che ricavano redditi da lavoro dipendente, parasubordinato, o da partecipazione in impresa.

Modalità di richiesta e tempistiche

La procedura per ottenere il bonus ISCRO è completamente digitale e accessibile esclusivamente tramite i canali ufficiali INPS. La domanda deve essere presentata entro il 31 ottobre dell’anno di riferimento, attraverso il portale online INPS, nell’area dedicata alle indennità autonome ISCRO.
Per autenticarsi, sono valide le credenziali digitali come SPID di livello 2 o superiore, Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa, è possibile usufruire dell’assistenza telefonica tramite il contact center INPS.
È fondamentale inserire correttamente tutti i dati richiesti: il non possesso di un solo requisito farà scattare automaticamente il rigetto dell’istanza.
Dopo l’invio della domanda, l’INPS eseguirà una verifica puntuale sulle dichiarazioni reddituali e contributive indicate, accertando l’effettiva sussistenza di ciascun parametro.

Passaggi chiave per presentare domanda

  • Accesso al portale INPS nella sezione dedicata all’indennità ISCRO.
  • Autenticazione tramite credenziali digitali riconosciute.
  • Compilazione e inoltro del modulo online con autodichiarazione dei redditi e della regolarità contributiva.
  • Attesa della verifica e dell’esito (approvazione, rigetto o richiesta integrazione documentale).

Calcolo dell’importo e durata dell’indennità

L’erogazione dell’ISCRO avviene per sei mesi consecutivi, con un importo mensile che si basa su una procedura precisa. Ecco un esempio pratico di calcolo:
Poniamo che un lavoratore autonomo abbia dichiarato 6.000 euro di reddito nel 2022 e 5.000 euro nel 2023. La media dei due redditi ammonta a 5.500 euro. Per calcolare la somma semestrale bisogna dividere questa cifra per 2 (ottenendo 2.750 euro), e poi calcolare il 25% (687,50 euro, cifra spettante ogni mese per sei mensilità consecutive). L’importo resta comunque compreso fra 250 e 800 euro mensili, come definito dalla normativa.
Va sottolineato che, per effetto dell’adeguamento automatico all’indice ISTAT dei prezzi al consumo, gli importi minimi e massimi possono subire lievi variazioni di anno in anno.
La disciplina prevede altresì che, qualora l’INPS verifichi la percezione di altri sussidi o trattamenti di sostegno economico nel corso del semestre, l’indennità venga revocata immediatamente e debbano essere restituite eventuali somme non spettanti.

Particolarità per il regime forfettario e altre esclusioni

I lavoratori autonomi in regime forfettario possono accedere al bonus ISCRO purché soddisfino tutti i criteri richiesti, compresa la soglia dei 12.000 euro e il calo di almeno il 30% dei redditi rispetto alla media del biennio di riferimento.
Da notare che il possesso di una partita IVA inattiva, anche temporaneamente, preclude l’accesso al beneficio. Allo stesso modo, non possono accedere alla misura coloro che partecipano a società di persone, società di capitali o associazioni professionali, così come i titolari di pensione diretta o prestazioni sostitutive.

Per una panoramica aggiornata sulla partita IVA e sulla Gestione Separata, sono disponibili approfondimenti enciclopedici che aiutano a comprendere meglio la disciplina fiscale e contributiva di riferimento, specifica per ogni inquadramento.

In sintesi, il bonus ISCRO rinnova e rafforza l’attenzione verso chi esercita attività in modo autonomo ed è soggetto a oscillazioni di reddito potenzialmente critiche. Il rispetto rigoroso dei requisiti e la tempestività nella presentazione della domanda costituiscono due condizioni imprescindibili per ottenere e mantenere il diritto a questa forma di tutela, in un contesto socio-economico dove la tutela del reddito dei lavoratori autonomi assume un ruolo sempre più rilevante.

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