Ricevi chiamate fastidiose? Ecco l’elenco dei prefissi dei call center per riconoscerli subito

Il fenomeno delle chiamate fastidiose da parte di call center è diventato negli ultimi anni un problema ricorrente in Italia. Queste telefonate non sono solo un disturbo quotidiano, ma spesso rappresentano veri e propri tentativi di truffa, con l’obiettivo di ottenere dati personali o proporre offerte commerciali non richieste. Riconoscere i prefissi dei call center e saperli identificare è fondamentale per salvaguardare la propria privacy, evitare raggiri e gestire in modo consapevole le comunicazioni telefoniche indesiderate.

Come funzionano le chiamate dei call center e le nuove strategie

Negli ultimi anni le tecnologie utilizzate dai call center si sono notevolmente evolute. Spesso viene sfruttata la tecnica del CLI spoofing: si tratta della manipolazione del numero di telefono che appare sul display del destinatario, simulando un prefisso italiano reale o locale invece di mostrare la vera origine della chiamata, che può essere anche dall’estero. In questo modo si instaura un senso di fiducia artificiale nella vittima, che è più propensa a rispondere pensando che si tratti di una chiamata legittima.

Dal 19 agosto 2025, una nuova normativa dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni impone agli operatori telefonici il blocco automatico delle chiamate che utilizzano prefissi italiani finti, quindi associati a numeri che in realtà provengono da call center stranieri. Questo filtro agisce bloccando le chiamate “spoofate” e responsabilizzando gli operatori nel prevenire truffe telefoniche, soprattutto verso le categorie più vulnerabili come anziani e minori. Tuttavia, nonostante la nuova regolamentazione, le associazioni dei consumatori restano caute: i call center continuano a trovare nuovi espedienti per eludere i controlli, dai nuovi prefissi alle piattaforme di messaggistica istantanea, passando per sistemi digitali sempre più sofisticati.

I prefissi dei call center più utilizzati e da monitorare

I prefissi utilizzati più spesso dai call center, sia regolari che fraudolenti, possono variare di anno in anno. Tuttavia, alcune numerazioni sono costantemente segnalate dagli utenti come fonti di chiamate sgradite, sia in ambito commerciale che truffaldino. Di seguito, una panoramica dei principali prefissi e numeri a cui prestare attenzione:

  • 02 e 06: rispettivamente, prefisso di Milano e di Roma. Questi sono spesso usati dai call center per fingere legittimità, soprattutto per proposte su energia, telefonia, sondaggi e offerte finanziarie. Questi numeri possono apparire come chiamate di routine, ma nascondere intenti meno trasparenti.
  • Numeri 800 e 899: i numeri verdi (800) sono teoricamente gratuiti, ma vengono talvolta sfruttati in truffe dove si invita l’utente a richiamare per ottenere rimborsi o premi inesistenti. I numeri 899 sono invece a tariffazione speciale e il loro utilizzo è spesso legato ad attività fraudolente che mirano a far spendere grosse cifre a chi richiama.
  • Numeri internazionali camuffati: spesso, numeri che sembrano italiani sono in realtà gestiti da intermediari all’estero attraverso lo spoofing, rendendo difficile comprendere l’origine effettiva della chiamata.

Tra i numeri più frequentemente inseriti nelle blacklist degli utenti italiani compaiono numerazioni come +390694801305, +390110896420, +390239306947, +390245071813, con diverse varianti sulle ultime cifre che consentono ai call center di aggirare i blocchi automatici impostati sui dispositivi.

Strategie e strumenti per difendersi dalle chiamate moleste

La prima difesa consiste nel riconoscere i prefissi sospetti e adottare un approccio critico verso le chiamate non sollicitate. È consigliabile evitare di rispondere ogni volta che si riceve una chiamata da numeri sconosciuti, soprattutto se composti da prefissi associati a call center o a truffe. Nel caso di telefonate mute, ovvero quando si risponde e non si ascolta alcuna voce o si sente solo un brusio, spesso si tratta di sistemi automatici che identificano i numeri attivi per successive campagne commerciali; rispondere in questi casi può aumentare la frequenza delle chiamate indesiderate.

Strumenti utili e azioni concrete

  • Utilizzare le funzioni di blocco chiamate offerte dagli smartphone più recenti o installare app specifiche che segnalano i numeri spam grazie alle segnalazioni degli utenti e ai database aggiornati costantemente.
  • Consultare le liste aggiornate dei numeri da bloccare pubblicate da associazioni consumatori, siti specializzati e dagli stessi operatori telefonici. Queste liste sono in continuo aggiornamento per seguire l’evoluzione delle strategie dei call center.
  • Prestare attenzione ai numeri provenienti dall’estero con evidente intento fraudolento: ad esempio prefissi come +44 (Regno Unito), +53 (Cuba), +216 (Tunisia), +218 (Libia), che sono frequentemente associati a truffe internazionali come la “truffa wangiri”.
  • Segnalare sempre i numeri sospetti alle autorità competenti (Polizia Postale, AgCom) o attraverso le applicazioni di identificazione delle chiamate, contribuendo così alla tutela collettiva.

Inoltre, le recenti normative invitano le aziende a utilizzare strumenti certificati per garantire la trasparenza della propria identità telefonica, penalizzando chi fa uso di pratiche scorrette come lo spoofing dei numeri italiani.

Implicazioni per la privacy e la tutela del consumatore

Una delle principali conseguenze dell’attività aggressiva dei call center è l’erosione della privacy degli utenti, spesso ignari delle potenzialità di raccolta dati messe in atto durante le telefonate. Gli operatori, a volte illegali, fanno leva sulla fiducia o sulla necessità percepita dell’interlocutore per estorcere informazioni personali, che possono essere rivendute o utilizzate per fini illeciti.

La collaborazione tra Authority e Ministero delle Imprese ha portato all’adozione di norme anti-spoofing, fondamentali per proteggere i cittadini da truffe sempre più sofisticate. Tuttavia, la responsabilità individuale resta centrale: informarsi, non fornire mai dati sensibili al telefono e mantenere un atteggiamento prudente sono gli strumenti più efficaci per tutelare sé stessi.

È bene ricordare che molte delle strategie dei call center si basano su tecniche approfondite di ingegneria sociale, una ramo delle moderne pratiche di sicurezza informatica che sfrutta la psicologia umana per carpire informazioni senza il consenso consapevole dell’interessato.

In conclusione, la conoscenza e l’aggiornamento continuo sui prefissi dei call center rappresentano oggi una barriera fondamentale contro le chiamate fastidiose e gli abusi nel settore della comunicazione telefonica, ma è altrettanto importante mantenere alta la soglia di attenzione e adottare un approccio critico verso ogni interlocutore telefonico non riconosciuto.

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