Quando si desidera ottenere una stanza in più senza affrontare lunghi e invasivi lavori di ristrutturazione, una delle soluzioni più pratiche e versatili è l’installazione di una struttura prefabbricata nel proprio giardino. Queste costruzioni, spesso chiamate casette da giardino o dependance, permettono di ampliare lo spazio abitativo della casa in modo rapido, poco invasivo e spesso più economico rispetto a un ampliamento tradizionale. La scelta della tipologia di stanza, il nome corretto da attribuirle e la conoscenza delle regole urbanistiche sono passaggi fondamentali per realizzare il progetto senza sorprese né rischi di sanzioni.
Come si chiama la stanza aggiuntiva in giardino
La ricerca della definizione corretta è essenziale perché da essa dipendono la necessità di autorizzazioni e la destinazione d’uso consentita. In ambito tecnico e normativo italiano, gli appellativi più comuni sono:
- Casetta da giardino: termine generico per indicare una costruzione di piccola-media dimensione destinata ad essere ausiliaria all’abitazione principale.
- Dependance: struttura secondaria rispetto alla casa madre, spesso usata come spazio abitabile aggiuntivo, studio, stanza per ospiti, area relax o anche ufficio.
- Studio in giardino: soluzione molto popolare negli ultimi anni, soprattutto per chi lavora da remoto, in smart working, e necessita di privacy e concentrazione.
- Volume tecnico o edificio pertinenziale: le denominazioni che si trovano nelle normative urbanistiche, usate per gli spazi “accessori” legati alla funzione dell’abitazione principale.
Ognuno di questi termini richiama un diverso livello di utilizzo e di regolamentazione. È importante ricordare che ai fini catastali e urbanistici ci possono essere diverse interpretazioni da comune a comune; è dunque fondamentale informarsi sulle disposizioni locali prima di avviare i lavori.
Le principali regole per costruire una stanza in giardino
Normative urbanistiche e permessi
La realizzazione di una stanza nel proprio spazio verde, anche se prefabbricata e senza opere murarie classiche, è disciplinata da precise normative. In linea generale:
- Per strutture di dimensioni ridotte (come piccoli depositi senza collegamenti fissi a impianti e senza cambi di destinazione d’uso), può essere sufficiente la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o, in altri casi minori, una comunicazione di attività edilizia libera.
- Quando invece la stanza in giardino supera determinate dimensioni o altezza, è necessaria la richiesta di un permesso di costruire. Ad esempio, se la struttura si trova a meno di 2 metri dal confine e supera 2,5 metri di altezza, ovvero se ha un tetto a due falde sopra i 4 metri o un tetto piano sopra i 3 metri (oltre i confini minimi), l’autorizzazione è obbligatoria.
- Se si intende realizzare una zona abitabile con servizi igienici, cucina o bagno, questo comporta il cambio di destinazione d’uso. In tal caso, occorre sempre richiedere il permesso e rispettare le normative relative alle abitazioni civili, come i requisiti di igiene, sicurezza e isolamento termico-acustico.
- Ogni comune può prevedere limiti diversi sulle distanze dai confini, sulle dimensioni massime per le pertinenze e persino sull’estetica della struttura. È quindi fondamentale consultare il regolamento urbanistico locale e affidarsi a un tecnico (geometra, architetto).
La tipologia di autorizzazione edilizia può cambiare anche a seconda della posizione della struttura nel giardino: costruzioni sul retro della casa incontrano in genere meno vincoli rispetto a quelle posizionate davanti al prospetto principale.
Vantaggi e usi di una casetta o dependance da giardino
Prediligere una soluzione prefabbricata o modulare consente diversi vantaggi pratici:
- Si evitano demolizioni o interventi invasivi sulla casa principale; nessuna parete da abbattere o stanze da sacrificare.
- L’installazione è rapida, spesso completabile in una giornata, soprattutto se si utilizza un kit preassemblato che può essere montato anche in autonomia o con l’ausilio di professionisti specializzati.
- La stanza è fisicamente indipendente dall’abitazione, ideale per uno studio, una sala hobby, un alloggio temporaneo per ospiti, una piccola biblioteca o persino una micro-palestra domestica.
- L’aumento di valore e versatilità della casa: aggiungendo una dependance, si amplia la superficie utile e si rende la proprietà più attrattiva in caso di futura vendita o locazione.
Nella maggior parte dei casi, queste strutture si configurano come pertinenze dell’abitazione e non possono essere vendute separatamente. Permettono tuttavia molteplici utilizzi e personalizzazioni, tra cui lo smart working, il relax, l’ospitalità o semplicemente il deposito di attrezzi.
Accorgimenti e attenzione alle normative locali
Prima di procedere, è opportuno considerare attentamente alcuni aspetti regolamentari fondamentali:
- Distanze minime dai confini: molti regolamenti richiedono almeno 3 o 5 metri dal confine, soprattutto nelle zone residenziali dense. Alcune amministrazioni comunali possono essere più flessibili per le casette da giardino di dimensioni molto ridotte.
- Altezza della struttura: come già illustrato, oltre certi limiti di altezza serve richiesta di permesso e possono essere richieste integrazioni documentali.
- Legami con utenze: il collegamento agli impianti acqua, luce, gas e scarichi fognari comporta pratiche aggiuntive e obblighi di conformità tecnica e sicurezza.
- Rispetto del decoro e dell’integrità paesaggistica del quartiere o del contesto urbano.
Infine, è bene sapere che chi installa una struttura non autorizzata può rischiare una sanzione amministrativa e, nei casi gravi, l’ordine di demolizione della stanza non a norma. L’assistenza di un esperto abilitato alle pratiche edilizie è spesso la scelta migliore per evitare errori.
Usando consapevolmente la legislazione vigente e scegliendo materiali ecologici, design integrato e massima attenzione alla sicurezza, è possibile aggiungere un vero plus valore alla propria abitazione senza la necessità di lunghi lavori di ristrutturazione, ma semplicemente sfruttando il proprio giardino come risorsa.